La Rocca delle Pigne si trova in una zona collinare al centro di un territorio ricco di luoghi di grande importanza storico-paesagistica. Sorge infatti alle pendici del Monte Amiata, una montagna unica con i suoi paesaggi, i suoi borghi medioevali, le sue fonti termali. La Rocca delle Pigne è però vicino anche al mare, che si scorge con facilità e nel quale potrete vedere scomparire il sole in tramonti meravigliosi. Potrete andare al Parco dell'Uccelina, un luogo eccezionale per la biodiversità che riesce a proteggere e a mostrare a chi ha la fortuna di trascorrerci del tempo. Altrimenti potrete immergervi in una caletta del Monte Argentario o, più a nord, a Cala Violina, come a Cala Civetta, o fare un tuffo nelle Gole dell' Albegna, così come nel Fiora. Potrete visitare borghi bellissimi come Pitigliano, Sovana, Sorana E, chiaramente, godervi questi momenti mangiando qualche prodotto del luogo e bevendovi un bicchiere di Morellino di Scansano.
Il Monte Amiata Il Monte Amiata è un vulcano spento, considerato una montagna sacra dagli Etruschi. La Val d'Orcia, l'alta Maremma, le colline metallifere con il suo degradare ruotano con armonia attorno a questa
montagna. |
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La fauna comprende specie di eccezionale rilevanza come il biancone, il capovaccaio, il falco lanario e il lupo. Sei riserve naturali si estendono in quella che Ernesto Balducci, nato a Santa Fiora, chiamava un'isola in terraferma, dove s'incontrano l'arte di Siena e l'arte della Maremma. |
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Le Terme di Saturnia Le Terme di
Saturnia e le sue acque sulfuree che sgorgano dal sottosuolo con una portata di 800 litri al
secondo ed una temperatura costante di 37° Centigradi, erano conosciute già ai tempi degli Etruschi i quali avevano individuato nella sorgente virtù "miracolose". |
Nel Medioevo la particolarità di questo luogo, dovuta al vapore acqueo, al calore sprigionato e all'odore di zolfo,
propiziò molte leggende.
Un'alternativa al Centro Termale sono le Cascate del Mulino di libero accesso e poste a 2 km dal paese di Saturnia. La sorgente dell'acqua termale infatti nasce in un cratere vulcanico (dove sorge la piscina dello stabilimento) e scorre successivamente lungo un ruscello naturale per circa 500 metri, dove un dislivello crea una cascata che lambisce un antico mulino e forma a sua volta una serie di piscine naturali scavate nella roccia. |
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Il Parco Regionale dell' Uccellina
Il tratto costiero della Maremma toscana che va da Principina a Mare fino a Talamone, ed è limitato ad Est in parte dalla via Aurelia, è diventato, a partire dal 1975 il Parco Naturale della Maremma. Esteso per 100 kmq., esclusa la fascia esterna di rispetto, il Parco confina a Sud e S/W con il mare, sul quale si affaccia nella parte meridionale con una costa alta ed erosa. |
Ad essa, più a Nord, succedono spiagge dove la copertura vegetale è costituita da numerose specie pioniere, ben
adattate al difficile ambiente sabbioso e salmastro e sostituite da specie caratteristiche della macchia mediterranea mano a mano che ci si allontana dalla
battigia.
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Il territorio del Parco |
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A Nord dell'Ombrone si presenta un territorio pianeggiante occupato dalle Paludi della Trappola: un sistema di specchi d'acqua, in parte temporanei e in parte permanenti (i così detti chiari o bozzi) cui si alternano rilievi dunosi appena accennati. Un aspetto caratteristico di questo settore del Parco è la presenza di bovini maremmani, mantenuti allo stato brado durante tutto l'anno; le acque interne ospitano durante l'inverno un gran numero di uccelli acquatici migratori, ma varie specie di avifauna sono sempre presenti. La pineta di pino domestico è separata dal mare da una fascia di pino marittimo, che assolve la funzione di proteggere il territorio retrostante dall'azione dannosa dei venti salati. Questa zona è attraversata da alcuni canali artificiali che in parte risalgono alle prime bonifiche Lorenensi del XVIII sec. |
La parte centrale e meridionale del Parco La storia dell'uomo non è ricordata soltanto da queste vestigia medievali: presso Talamone incontriamo i ruderi di una villa d'epoca romana, mentre nelle grotte formatesi ai piedi della scarpata calcarea sono state trovate testimonianze preistoriche che ci riportano fino al paleolitico. |
Il Monte Argentario
Argentario, splendido promontorio circondato dal mare e collegato alla costa dai tomboli della Giannella, della Feniglia, e da un istmo
artificiale che corrisponde alla diga di Orbetello.
Dall'Argentario si affacciano sul mare due rinomati ed accoglienti centri turistici: Porto Santo
Stefano e Porto Ercole, due antichi borghi di pescatori che hanno poi fatto
del turismo la risorsa principale.
L'Argentario attrae i turisti per l'unicità del suo paesaggio, del suo ambiente
marino, e del suo clima eccezionalmente mite che lo rende un luogo di vacanza ideale per tutto l'anno.
Per gli amanti del trekking e della mountain
bike, nella zona interna del promontorio si trovano moltissimi sentieri che dal mare salgono
tra una rigogliosa macchia mediterranea fino a 635 metri (punta telegrafo) offrendo panorami e scorci di rara bellezza.
Per gli appassionati del golf, L'argentario Golf Club è un parco di 77 ettari con un campo di 18 buche da campionato (par 71 di 6191 metri) situato in un
anfiteatro naturale composto da ulivi e macchia mediterranea e con un panorama di straordinaria bellezza.
Altra caratteristica dell'Argentario è di avere un ambiente marino di grande varietà che riesce a soddisfare veramente tutti. I due tomboli infatti, altro non sono che due lunghe spiagge sabbiose
riparate da ombrose pinete che rendono queste aree particolarmente tranquille, rilassanti e di facile accesso.
Per gli amanti dei fondali rocciosi invece, lungo la costa del promontorio alte
scogliere si alternano a suggestive calette e spiagge selvagge ed isolate, più difficili da raggiungere (preferibilmente in barca e/o gommone), ma bagnate da un mare cristallino.
La costa molto irregolare offre ai subacquei innumerevoli punti di immersioni differenti l'uno dall'altro: pareti, grotte, secche e relitti in un mare ricco di vita.
L'Argentario inoltre era conosciuto e frequentato già nell'antichità (come dimostra la villa romana dei Domizi Enobardi in località Santa Liberata), ed ha anche conservato notevoli gioielli storici
come i forti spagnoli e le torri di avvistamento che all'epoca dello Stato dei Presidi (XIV° sec) difendevano il territorio dagli attacchi dei pirati saraceni. Per quanto riguarda l'aspetto
enogastronomico, troviamo una cucina che riesce ad unire i sapori genuini della terra e del mare. Il piatto per eccellenza è la zuppa di pesce conosciuta col nome di caldaro, ma non possiamo
dimenticarci di ricordare gli ottimi vino ed olio, ricavati grazie al lavoro secolare di contadini, ormai lontani nel tempo, che riuscirono con enorme fatica a creare delle terrazze coltivabile su
questo "scoglio chiamato Argentario".
Vi segnaliamo infine il principale evento folkloristico, il Palio Marinaro dell'Argentario che dal 1937 ogni 15 agosto si disputa nelle acque di Porto Santo Stefano.
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